“Pentiti” diffamati, Corte Appello Napoli assolve Cosentino – Campania

“Pentiti” diffamati, Corte Appello Napoli assolve Cosentino – Campania

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Ex camorrista adì vie legali dopo frase dell’ex sottosegretario


(ANSA) – NAPOLI, 12 OTT – Definì i collaboratori di giustizia
“camorristi schifosi che hanno da scontare ergastoli e puntano a
salvare i proprio patrimoni”: furono queste parola pronunciate
dall’ex sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino, a
spingere l’ex camorrista diventato collaboratore di giustizia,
Michele Frongillo, ad adire le vie legali e denunciare l’ex
coordinatore del Pdl per diffamazione. La sesta sezione della
Corte di Appello di Napoli ha assolto l’ex sottosegretario
Nicola Cosentino dall’accusa di diffamazione nei confronti del
collaboratore di giustizia Michele Frongillo, ex esponente di
spicco del clan camorristico Belforte di Marcianise.
   
Per i giudici d’appello, che hanno assolto l’ex politico di
Forza Italia con la formula del “non doversi procedere per
mancanza della condizione di procedibilità”, il processo invece
non si sarebbe dovuto tenere, visto che Frongillo non poteva
considerarsi parte lesa; la Corte ha così condiviso
l’impostazione degli avvocati di Cosentino (Agostino De Caro ed
Elena Lepre), così come ha fatto la Procura Generale di Napoli,
che aveva chiesto l’assoluzione di Cosentino il quale pronunciò
quella frase il 15 gennaio 2013, nel corso di una conferenza
stampa.
   
In primo grado, nel dicembre 2016, Cosentino era stato
condannato dal giudice del tribunale di Napoli Marco Occhiofino
a duemila euro di multa e al pagamento dei danni morali da
liquidarsi in sede civile. (ANSA).
   

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